LA LEGGENDA DEL RE ARTI

INDICE


Prefazione

Il percorso di ognuno di noi

Capitolo I : LA NASCITA DI UN MITO
In una calda notte d’estate in cui le stelle nel firmamento brillavano a migliaia da Settentrione a Mazzogiorno e da Oriente ad Occidente, tanto da sembrare di essere in pieno giorno, venne alla luce un bimbo di nome Arti. Suo padre e sua madre vivevano in una modesta dimora fuori le mura del castello del potente e spregevole Signore Tuttomio. Sulle sue terre regnava il male: trattava i suoi sudditi come delle marionette di cui tirava le fila per rinsaldare il proprio potere e sottometterli al suo indefettibile (insindacabile ) servizio...

Capitolo II : IL PAZZO È IN PIAZZA
Detto fatto, dopo aver prevenuto i genitori della propria decisione, Arti rivolse loro un bel sorriso e, armato della sua rebeca, si diresse al castello per appropriarsi degli abiti del menestrello(buffone). Quale non fu la sua sorpresa nel constatare che non era stato il solo ad avere la stessa idea. Quattro altre persone aspettavano davanti alla sala delle audizioni e davano l’impressione di essere degli agguerriti concorrenti: un nano acrobata e contorsionista, un domatore di conigli selvatici, uno storpio con una sola gamba, ed infine, forse il più pericoloso di tutti, uno travestito da ragazza. Arti avrebbe dovuto combattere duro per ottenere il posto che desiderava tanto, soprattutto se voleva mettere in atto il suo piano!...

Capitolo 3: LA SPERANZA FA VIVERE
La notte era scesa silenziosa e la luna si era tinta di uno strano colore rossigno, quasi a presagio della triste sorte che era riservata ad Arti. Rinchiuso in una angusta cella umida e buia, l’ex buffone di corte, si rodeva(?) nel constatare come i suoi sogni di cambiamento nel regno fossero svaniti. Proprio nel momento in cui stava riuscendo a far conoscere le proprie idee al Re Tuttomio e alla sua corte, c’era voluto che l’infame Tangente capisse il senso delle sue parole per inviarlo alla forca. Ciò nonostante, il giovane era convinto che la causa ch’egli difendeva fosse giusta e anche se doveva pagare con la propria vita il fatto di aver rivelato le proprie idee al Sovrano e ai cortigiani (ai suoi scagnozzi – lecapiedi - ?) che lo circondavano, avrebbe reso il suo ultimo sospiro con il sorriso tra le labbra e gli occhi sprizzanti fierezza...

Capitolo 4: LA MAGIA DELLA SPERANZA
Il verde paesaggio del sottobosco sfilava mutevole sotto gli ochi ammirrati e nel contempo smarriti di Arti allorchè il rumoroso ed inquietante nitrito dei cavalli della soldatesca di Re Tuttomio, a qualche centinaio di metri dietro di lui, venne a rompere la misteriosa armonia di quel luogo. Il meticoloso piano del giovane fuggiasco non si svolgeva esattamente secondo le previsioni: il suo occasionale destriero era troppo lento e gli uomini del Sovrano, che avevano reagito molto velocemente all’annuncio dell’evasione di Arti, continuavano a guadagnare costantemente terreno su di lui...

Capitolo 5: L’APPRENDISTATO DELL’AVVENIRE
Le parole del vecchio mago meravigliarono Arti. Come avrebbe potuto un semplice figlio di contadini detronizzare il Re Tuttomio soprattutto adesso che, dopo gli ultimi avvenimenti, era diventato il pericolo pubblico numero uno ricercato in tutto il regno? Fino a quel momento il Sovrano non aveva concesso a nessuno di sfuggire alla sua giustizia soprattutto se l’interessato aveva tentato di sfuggire in maniera plateale dalle sue carceri poste nei sotterranei del castello...

Capitolo 6: UNO STRANO SENTIMENTO
Arti divorò il tragitto che lo separava dalla capanna di Merlino senza avere neppure il tempo per pensarci. La foresta era talmente silenziosa che avrebbe messo pausa al più intrepido avventuriero, ma il ragazzo non ci faceva nemmeno caso. La fame che fino a qualche ora prima lo aveva attenagliato, era completamente sparita dalle sue preoccupazioni come per incantesimo. Solo il suo spirito si sentiva in piena effervescenza...

Capitolo 7: UNA LOTTA TITANICA
All’indomani mattina, quando il sole si apprestava a lasciar apparire dolcemente i suoi primi raggi all’orizzonte, Arti e Merlino partirono alla ricerca di Liberatrice. La strada si annunciava lunga ed i due viandanti ne approfittarono per conoscersi meglio parlando del più e del meno. Fu così che il mago spiegò al suo giovane compagno di avventura come durante la sua gioventù, cosa che risaliva a decine e decine di anni, egli avesse combattuto fianco a fianco di intrepidi cavalieri per arginare l’invasione delle loro terre da parte di popolazioni barbare venute dal Nord...

Capitolo 8: UNA FUNESTA SCOPERTA
Con i corpi completamente indolenziti e stanchi i due uomini attraversarono lentamente la radura in direzione della foreta di Foltanebbia. La marcia a piedi fa bene alla salute, ….ma dopo un combattimento feroce contro un folletto affamato, Arti e Merlino avrebbero preferito avere in loro possesso dei validi destrieri capaci di ricondurli a casa...

Capitolo 9 – UNA TRISTE RIVELAZIONE
Il rantolo che proveniva dall’interno della montagna di cadaveri cominciava ad affievolirsi di intensità fino a scomparire completamente. Lo sconosciuto che vi era prigioniero stava per morire per le ferite riportate ma soprattutto per soffocamento...

Capitolo 10: LE DISILLUSIONI DELLA SPERANZA
Arti era disgustato di fronte a questo mondo che dava l’impressione di non poter vivere al di fuori del caos. Le tenebre stendevano di giorno in giorno le proprie braccia di miseria e di disperazione, stritolando con le sue mani tutti i paesaggi di felicità e di libertà. Se il Re Tuttomio era un uomo ignobile, la strega Morgana si rivelava essere una persona più vile e malefica...

Capitolo 11: CACCIA ALL’UOMO
Allorchè Arti scorse, finalmente, la capanna, si rese conto che era circondata da una ventina di uomini armati e vestiti di un’armatura ricoperta da un blasone rappresentante due serpenti rossi che si fronteggiano osservando una fiamma nera. Il ragazzo riconobbe immediatamente quell’emblema perchè l’aveva già visto numerose volte quando aveva indossato la divisa di giullare reale: era quello di Tangente...

Capitolo 12: I FUGGITIVI
All’orizzonte, il sole che aveva tinto di rosa con il suo dolce calore la foresta di Foltanebbia si avviava lentamente al tramonto. Tutt’intorno alla capanna di Merlino si diffusero tenebrose e fredde ombre che in poco tempo si sarebbero impossessate del territorio. All’improvviso, il cielo divenne scuro come l’anima umana più dannata mentre la luna, ogni tanto, faceva capolino nell’oscurità tra i folti rami come un faro che illumina il cammino di qualche viaggiatore imprudente...

Capitolo 13: IL SANGUE DEI GIUSTI
La pioggia aveva fatto la sua apparizione mentre il furore delle armi che si scontravano si mescolava alle grida di rabbia e di dolore proveniente dal campo di battaglia. Se da un lato i cavalieri erano molto più numerosi dei Krigings, la potenza di questi ultimi rendeva tuttavia lo scontro molto arduo; In effetti, occorrevano almeno tre cavalieri per combattere contro una sola di quelle creature...

Capitolo 14: DELLE RISCOPERTE INASPETTATE
La pioggia aveva smesso di cadere ma il velo grigiastro che l’accompagnava oscurava ancora il cielo, e non permetteva che raramente ai raggi del sole di penetrarla. Intorno ai resti del campo di battaglia, Arti, Bovino ed altri cavalieri si davano da fare per riunire i cadaveri dei loro compagni d’armi allineandoli sopra una catasta di legna prima di appiccarvi il fuoco. Secondo le tradizioni locali di Troyes, i morti non dovevano mai essere seppelliti se si voleva che le loro anime salissero al cielo per raggiugere gli dei...

Capitolo 15: CONFESSIONE
La sorpresa che si era disegnata sul volto di tutti i presenti nella sala del Consiglio sparì rapidamente tranne che sul volto di Arti e di Merlino. I due uomini che erano stati vicini a Gabriella in quelle ultime settimane erano rimasti completamente scombussolati da quella rivelazione. Erano assaliti da sentimenti contrastanti ma quello che assolutamente non riuscivano a capire era perchè la ragazza, fin dal primo giorno del loro incontro, aveva continuato a mentire. La differenza capitale tra un gatto e una bugia è che il gatto ha nove vite.... Quanti altri segreti aveva loro nascosto? Semplicemente, era stata mai sincera con loro?...

Capitolo 16: SOGNO DI UNA NOTTE D’AUTUNNO
La notter è stata lunga nella città troglodita. Mentre i soldati ed il popolo avevano allegramente festeggiato la vittoria, Arti ed i suoi compagni avevano assistito ad una lunga riunione presieduta da Lancellotto del Parco nella sala del Consiglio. Il giovane, che non amava i grandi discorsi, avebbe meglio preferio scaricare la propria tensione partecipando alle festività. Come avrebbe voluto di nuovo cantare, ballare e suonare la sua rebeca ... Ed invece, aveva diritto a delle interminabili chiacchiere. E dire che un discorso lungo ed un discorso breve ottengono lo stesso risultato…

Capitolo 17: RAGIONE E SENTIMENTI
La vita nella città troglodita aveva ripreso il suo corso. Nessun particolare lasciava intravedere che numerose festività erano state celebrate nel corso della notte... tranne alcune persone annientate dall’alcool che dormivano disseminate (sparse) qua e là per tetta...

Capitolo 18: INCONTRO
Tutti gli abitanti della città troglodita bloccarono le attività che stavano svolgendo non appena sentirono il suono del corno Uscendo dalle singole abitazioni , dalle strade e persino dalle profondità delle caverne, si precipitarono all’ingresso della grotta dove i cavalieri si trovavano già riuniti. Due soldati aiutarono un vecchio a scendere dal proprio cavallo...

Capitolo 19: LA GRANDE PARTENZA
I preparativi che accompagnarono la partenza di Lancellotto del Parco e dei suoi compagni inziarono all’alba. Dei cavalli erano stati espressamente preparati durante la notte perchè la strada che doveva condurli fino al regno di Goor si preannunciava lunga e rischiava di essere tra le più pericolose. Alcuni soldati vestiti con le loro uniformi più sgargianti si erano riuniti all’ingresso della città troglodita e formavano un magnifico viale colorato di bianco e di blu. La popolazione, invece, aspettava cantando degli inni che esprimevano sentimenti di speranza, di coraggio e di buona fortuna...

Capitolo 20: SULLA STRADA DELL’UNIONE
Da parecchi giorni, Lancellotto del Parco ed i suoi uomini, accompagnati da Merlino ed Arti si inerpicavano per sentieri isolati ed accidentati dove i cavalli rischiavano ad ogni minimo passo falso di spezzarsi i garretti. Di tanto in tanto osservavano dissimulati nelle pelli, le macerie, a volte ancora fumanti, di villaggi e di accampamenti dove solo il gracidare dei corvi rompeva il lucubre silenzio. Non c’era, ogni volta, alcuna traccia recente della presenza di Krigings e tutti gli abitanti dovevano essere stati uccisi o deportati verso i territori del Sud per delle occulte ragioni...

Capitolo 21: L’UNIONE FA LA FORZA
La notte era calata ormai da molto tempo sul Regno di Goor, mentre le discussioni tra i differenti negoziatori non vedevano neppure l’ombra della fine dei loro dibattiti. Rinchiusi ormai da molte ore in una delle rare stanze rimaste intatte dell’antica fortezza, ognuno aveva cominciato a spiegare la proria situazione e presentare le rivendicazioni della propria comunità, e questo aveva cominciato a creare delle profonde, a volte anche agitate,divergenze di vedute tra i differenti protagonisti...

Capitolo 22: LA STRADA DEL DESTINO
Nonostante la presenza del sole nel cielo di un blu smagliante, un intenso freddo aleggiava sulle rovine dell’antica fortezza ed in tutti i suoi d’intorni. Nella foresta circostante, solo il canto di qualche uccello, di tanto in tanto, veniva a rompere il pesante silenzio. Durante tutta la notte e nonostante la gioiosa armonia tra i guerrieri di tutte le comunità, l’assillante paura di essere attaccati da una guarnigione di Krigings nascosta nel sottobosco era costantemente presente nella testa di ogni soldato...

Capitolo 23: I LUPI SONO NELL’OSCURO OVILE
Arti e Merlino furono i primi ad addentrarsi nella grotta. Bovino e gli altri dieci cavalieri si mantenevano ad una certa distanza. L’oscurità che regnava nella caverna impediva di avanzare con sicurezza e rapidità. L’oscurità era così densa che Arti non riusciva a vedere i propri piedi. Tale situazione non avrebbe, certo, infastidito un cieco, ma per un gruppo di vedenti le tenebre costituivano un grosso ostacolo...

Capitolo 24: L’ALBA DEL RINNOVAMENTO

Il corridoio scarsamente illuminato nel quale Arti e i suoi compagni si trovavano, all’improvviso parve loro molto più terrificante della tana di un drago mentre la tenebrosa voce di Morgana giungeva alle loro orecchie. La paura cominciava a rodere le loro viscere. Con passo felpato avanzarono lentamente verso la sala da dove provenivano le grida. La sorpresa del loro arrivo doveva essere assoluta (totale). La porta i legno era socchiusa...

Capitolo 25: VENTO DI TEMPESTA
I raggi del sole, precedentemente bloccati da un cielo (costantemente ) tenebroso, adesso accarezzavano con il loro dolce calore il mare; l’orribile macchia nera era stata sostituita da un magnifico blu azzurrino. Le enormi vaghe, accompagnate da orribili tempeste, che sfilavano precedentemente in tutte le direzioni avevano lasciato il posto ad una visione di calma olimpica...

Capitolo 26: UN’ALLEANZA INDISTRUTTIBILE
Il pungente freddo invernale aveva ceduto il posto ad una pioggia abbondante che si abbatteva con violenza sulle terre e le misere abitazioni della contrada di Troyes. L’acqua si era infitrata persino negli animi delle persone più anziane, inondando i loro cuori di sfortuna e di tristezza. Così la torre di Cristiano era colpita dalla malinconia da quando Arti ed i suoi compagni eano ritornati dal loro lungo viaggio per scoprire che Gabriella era stata rapita dal vile Volgare...

Capitolo 27: L’ORA DELLE RAPPRESAGLIE

Una grande cacofonia di voci proveniente da ogni dove si mischiava al suono delle corazze, delle armi e dei nitriti dei cavalli che avevano preso posizione intorno alla torre di Cristiano. Su numerosi chilometri circostanti, delle coorti di soldati di ogni età ed ogni ceto sociale si erano dati convegno rispondedo alla richiesta della persona che aveva permesso di ristabilire la pace e di riportare la solidarietà là dove precedentemente avevano regnato le differenze culturali,politiche, religiose e sociali...

Capitolo 28: LA MARCIA VERSO LA LIBERTÀ
Una fitta nebbia era uscita, stranamente, dalla foresta di Foltanebbia e si era sparsa in sordina nel giro di pochi minuti tra le fila dell’armata del Re Tuttomio. Mentre i soldati da qualche giorno profittavano dei primi raggi di sole primaverile per preparare il proprio equipaggiamento in vista dell’invasione del territorio di Troyes, questa nebbia si era infiltrata nei meandri reconditi dell’immenso accampamento che occupavano i militari, lontani dalla fortezza reale, diffondendo un freddo glaciale che fece fremere più di un soldato...

Capitolo 29: LA RIVINCITA DEGLI OPPRESSI
Le celebrazioni della vittoria pacifica di Arti e della sua armata sugli uomini del Re Tuttomio si riveò di poca durata. Infatti, nessuno aveva perso di vista il fatto che la loro ricerca era oncora lontana dall’essere finita. Vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso sarebbe un terribile errore soprattutto quando l’animale feroce era un essere così malefico e crudele come Tuttomio...

Capitolo 30: LA RICERCA DE SANTO-GRADO

Lunghi e pesanti minuti si susseguirono mentre Arti, più determinato che mai, aspettava con ferma determinazione il suo scontro con il Re Tuttomio. Era pienamente consapevole che migliaia e migliaia di occhi pieni di speranza e di ammirazione erano posati su di lui. Tutti gli uomini che lo avevano accompagnato si erano ritirati per alcune centinaia di metri dal castello per lasciare uno spazio sufficiente al giovane condottiero e al vile Sovrano di potersi affrontare liberamente in duello...

Ringraziamenti

Grazie,
per la loro presenza, i loro consigli e i loro incoraggiamenti,

a Luciano B., Christiane Bosman, Salvatore Cavallo, Jacqueline Corbisier, Alain Dekairelle, Lieven De Ridder, J-L. Duhaut, Ines Fidelman, Frasanne, Emile-Henri Genon, Salvatore Guttadauria, Nadine Lambert-Druet, Nadine Lebrun, Hicham Loulida, Remia, Renato, Gerardo Rosa, Francesca Pellegrini, Frédéric Van Lieff e Francis Wuillot.